Servizio Fotografico Prime Comunioni con album

_dsc0089_01_ph_firma_fbServizio fotografico due operatori in sala, dvd con tutte le foto, album in raso stampato 20*20 cm con scatola +40 stampe 13*18, 30 stampe 15*20 ai familiari Euro 380,00

 

Servizio fotografico per Prime Comunioni con Fotolibro

008a_dsc0129_crop Servizio fotografico per Prime Comunioni con Fotolibro :

Servizio fotografico in sala con due operatori, dvd con tutte le foto, fotoalbum 20*20 in raso stampato, 30 stampe 15*20 ai familiari Euro 380,00

 

Servizio fotografico matrimoniale con album in pelle

_dsc0095_ph_firma_fbServizio prematrimoniale casa sposa, cerimonia, sala, due operatori fotografici, un operatore video, dvd con tutte le foto, album 30*40 cm 40 fogli in pelle, due mini album ecopelle 25 fogli per i genitori degli sposi 25*25 o 23*30 cm, cartoncini foto gruppi familiari o consegna in sala delle foto ai familiari Euro 2.000,00

Servizio fotografico Prime Comunioni

_dsc0078_ph_damiana_fbServizio Prime Comunioni

Un servizio fotografico con due operatori, con molteplici offerte tra cui scegliere.. ad esempio : riprese in sala dvd con tutte le foto, 50 stampe carta lux o lucida 20*30 o altro formato per valore equivalente, 30 stampe 15*20 familiari Euro 350,00

 

 

La macro libera

luce_dorata_giusta_firma_orizzonteLa fotografia ci piace tutta, dal reportage allo still life, dalle cerimonie alla naturalistica. Non crediamo che ci sia un settore più nobile e meritevole di un altro.

Poiché la fotografia tratta di noi e di come ci rapportiamo al mondo fisico ed ideale nel quale viviamo, ci piace pensare che le categorie in cui è scomposta non siano altro che creazioni umane artificiali, create con lo scopo di semplificare e raggruppare le varie tecniche di ripresa migliori in ogni singolo ambito.

Non è necessario quindi  obbligarsi a cristallizzare il proprio interesse in un solo ambito definito, anche perché molti concetti che si sono sviluppati in un dato settore potrebbero invece essere trasferiti ed utilizzati in un altro, con esiti qualche volta innovativi.

Ad esempio, la caratteristica fondamentale del reportage fotogiornalistico e della street photography è la rapidità del fotografo che:

  1. mentre osserva la scena sotto i suoi occhi riesce a prefigurarsi il momento successivo e quindi ad anticiparlo;
  2.  in pochissimi istanti trova la composizione giusta e quindi scatta.

     

    D’altra parte è vero anche che una delle qualità essenziali dello stil life ed in genere dei settori della fotografia in studio, ossia la preparazione della scena, è in qualche modo presente anche nella fotografia di reportage e nella stessa street, quando il fotografo trova una location o una composizione promettente e si apposta in attesa che avvenga qualcosa di notevole, il famoso momento decisivo.

    Ora, tra tutti i settori della fotografia quella riservato alla macro naturalistica è visto come un genere che richiede notevole pianificazione, strumentazione specifica e costosa ( oltre alla macchina ed all’obbiettivo macro, cavalletto, slitta micrometrica, fondali, speciali flash  ecc) ed un certo controllo del soggetto ripreso.

    L’idea generale prevalente è che la macro naturalistica non consenta alcun margine di improvvisazione e che si tratti di un genere che privilegia più l’estetica formale che la vita reale dei soggetti.

     Questa convinzione, almeno per quanto riguarda la macro naturalistica ambientata, è scorretta.

    Questo tipo di macro, infatti, può essere praticato seguendo i principi della fotografia di reportage e della street, con qualche accorgimento particolare.

    L’attrezzatura necessaria, in questo caso, è notevolmente ridotta: una macchina dotata di obbiettivo macro ( moltiplicatori di focali o lenti close up  ad es.)  un piccolo pannello riflettente e in alcuni casi un tessuto ( o carta) bianca quasi trasparente, da far funzionare come diffusore per ammorbidire la luce solare sul soggetto.

    Alcuni preferiscono usare come luce supplementare o di schiarita un flash a slitta montato sulla macchina e rivestito da un piccolo softbox.

    Questa impostazione metodologica non prevede l’uso di cavalletto, di sfondi preparati né di posatoi specifici su cui posizionare il soggetto.

    Una delle conseguenze è che questo tipo di impostazione prevede una velocità di scatto che possa congelare il movimento del soggetto permettendo uno scatto a mano libera.

    Il soggetto infatti viene individuato e fotografato al momento e, come nella street photography, è compito del fotografo individuare rapidamente una composizione ed uno sfondo interessanti e quindi fotografare il soggetto nel suo “momento decisivo”.

    Rispetto alla fotografia macro con cavalletto le differenze principali risiedono:

  • nella possibilità di riprendere uno o più soggetti naturali in movimento, ottenendo scatti di maggiore impatto e originalità;
  • nella maggiore apertura di diaframma utilizzata, necessaria oltre che per avere una alta velocità dell’otturatore, soprattutto per staccare il soggetto dallo sfondo naturale che risulterà sfocato e quindi maggiormente interessante;
  • nella necessità di improvvisare, utilizzando quasi esclusivamente il materiale disponibile in loco e la sola naturale per realizzare uno scatto di notevole impatto visivo:
  • nella minore profondità di campo e ingrandimento di solito disponibili rispetto ad una macro con cavalletto,  data dai limiti oggettivi e soggettivi dello scatto a mano libera.

    Queste le caratteristiche “ tecniche” che differenziano i due sistemi;

    Ci sono poi considerazioni che riguardano soprattutto il carattere dei fotografi che praticano l’uno o l’altro dei rami della macro naturalistica.

    A parità di rispetto per i soggetti ripresi, sceglierà la macro con cavalletto chi ha maggiore predisposizione per la pianificazione del progetto, per l’ordinato svolgimento del flusso di lavoro e per un risultato che può toccare la perfezione estetica formale.

    Per quanto ci riguarda, possiamo dire che la preferenza per la macro a mano libera è qualcosa che arriva dal profondo, che affonda nella necessità di cogliere al volo il momento di vita, vero e naturalmente di impatto.

    Una sorta di caccia al tesoro, nel quale la vita viene ripresa nel suo svolgersi ed ogni elemento si colloca al suo posto in modo quasi magico .

    In questo quadro la perfezione estetica è solo uno scopo complementare da perseguire, non il principale obbiettivo da raggiungere: il fine ultimo è documentare la vita reale anche nell’osservazione della natura e quest’ultima può essere molto bella oppure imperfetta, dolcissima o terribile. Sta a noi  rimanere fedeli a ciò che osserviamo e documentare la realtà così come ci viene offerta; sarà comunque un dono senza prezzo. 

CHE MALE C’E’?

Che male c’è a fotografare tramonti, gattini o cuccioli, fiori, il mare d’estate e in genere tutto ciò che di bello ci capita nel mirino?

Mi sono posta questa domanda perché da tempo si combattono fra loro due schiere agguerritissime della fotografia, quella dei  “fotoamatori delle domenica” e gli “esperti dell’arte fotografica”.

Ugualmente integralisti questi due fronti cozzano l’uno contro l’altro in qualsiasi discussione fotografica; in ogni forum, topic, gruppo non perdono mai occasione per lanciarsi sanguinose invettive  e proclamare l’univocità della propria verità.

Da una parte la difesa del bello naturale, del bello bello, universalmente e macroscopicamente riconosciuto, dall’altra la tensione verso la visione “originale” il disprezzo per la bellezza in sé in quanto banale e scontata, la ricerca dell’inusuale, del misconosciuto, del negletto..

Perché si fotografano le cose ( paesaggi, animali, fiori) belle?

Cosa ci colpisce in esse, tanto da farci spendere tempo della nostra vita per fotografarle?

Forse sentiamo il bisogno di avere un ricordo sempre accessibile delle cose e dei momenti “belli”, ma perché?

Flaiano una volta disse “I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume”.

Forse, scattiamo per fermare con noi l’istante “meraviglioso” prima che scivoli lontano nel ricordo e nel tempo.

Certo, la dura verità è che miliardi di vite che ogni giorno condividono la loro esistenza su questo pianeta vivono miliardi di momenti simili e che le fotografie del nostro micio assomigliano a migliaia di foto di altri gattini scattate in ogni parte del mondo.

Una foto uguale a quella di tante altre migliaia di altre non aggiunge alcunché all’Arte  fotografica.

Ma può questa realtà togliere valore al “momento meraviglioso” che ciascuno di noi vive e che alcuni fermano con una fotografia?

Credo di no.

In ogni individuo, da migliaia di anni e sempre come se fosse la prima volta, si rinnova il miracolo dell’amore, della bellezza, della tenerezza, della meraviglia davanti alla natura.

E’ vero che come genere umano viviamo da migliaia d’anni momenti simili e proviamo gli stessi sentimenti di tutte le generazioni passate e future, ma ciascuno sente di avere caratteristiche identitarie uniche, che lo differenziano dal resto dei suoi simili.

Questo sentimento di unicità giustifica l’esistenza di ognuna di quei milioni di foto “belle”.

Sono fotografie così simili fra di loro, se viste attraverso l’occhio di un giudice esterno che cerchi la visione nuova, la parola non ancora pronunciata, il pensiero originale, eppure restano a ragione uniche per l’individuo che ha potuto osservare quel momento e fissarlo nel tempo.

Che valore hanno per l’Arte queste foto? Probabilmente nessuno.

Sono foto che scavano oltre la superficie delle cose per raccontarne la vera essenza? No.

Non sono foto di denuncia, non hanno un messaggio nascosto, non vedono il verme nascosto nella mela, né la corruzione della rosa che domani appassirà.

Quindi, sono foto inutili?

No, sono indispensabili.

Per noi, ciascuno di noi.

Sono foto che riassumono un prezioso istante di bellezza e grazia,  un momento che ci fa levare lo sguardo verso l’alto, prendere un respiro lento e libero dagli affanni quotidiani e dire che tutto sommato si, la vita è una bella cosa.

Queste foto ci ricordano che la bellezza, la tenerezza, l’amore, la meraviglia esistono e possono toccare le nostre esistenze, molto più spesso di quanto crediamo, se solo apriamo gli occhi ed iniziamo a guardare davvero.

E questo vale senz’altro tutto il tempo che spendiamo per esse .

Preventivo standard servizi fotografici matrimoniali

preventivo standard matrimonio

A seguito delle numerose richieste di informazioni pervenuteci riportiamo la nostra offerta standard per un servizio fotografico matrimoniale. Ma non esitate a chiamarci per chiedere informazioni e per un preventivo gratuito assolutamente su misura !!