Come qualche altro milione di persone, scattiamo foto da una vita.
Come qualche altro milione di persone, le foto che facevamo ci sembravano ottime fino a quando non le vedevamo stampate.
Come qualche altro milione di persone, partivamo alla caccia dei responsabili del misfatto…invariabilmente la macchina fotografica e lo sviluppatore del rullino (magari qualche volta, ma solo qualche volta, anche azzeccandoci ).
Un po’ di anni fa, Damiana mi ha regalato la prima fotocamera digitale, una compatta Kodak, per poter realizzare più facilmente le foto da inserire nei siti.
Improvvisamente, eravamo noi le uniche responsabili dell’ intero processo di produzione…e le colpevoli del delitto di trasformazione di uno splendido panorama in un’ immagine “caruccia”.
All’ inizio, come ogni colpevole da manuale, abbiamo tentato ancora di puntare il dito accusatore contro la fotocamera (per la serie, “Non si poteva fare di più con una compatta” ), ma siamo crollate quasi subito.
Allora, abbiamo iniziato a studiare e ad utilizzare la Kodak in modalità manuale (avendo quindi il controllo su apertura di diaframma, tempo di esposizione, modalità di messa a fuoco e metodo calcolo dell’ esposizione).
E così, anche con nostra grande sorpresa, ci siamo rese conto che ogni passo compiuto nell’ apprendimento si trasformava in un miglioramento immediato delle foto: e poiché non c’è niente di più gratificante che far bene qualcosa che si ama, ci abbiamo preso tanto gusto da costruire sulle fondamenta della nostra passione un progetto lavorativo.
In questo blog non parleremo della fotografia a livello filosofico, sociologico o di arte superiore e preclusa ai più, ma racconteremo semplicemente una passione che ci ha cambiato la vita.
Buona lettura!
Carla Rusconi
Buon lavoro e buona luce sempre.