Come gestire una gamma dinamica alta : La doppia conversione raw.

Vi sarà capitato di fotografare una scena in cui c’è una parte sovraesposta ed un’altra che invece è sottoesposta ( mettiamo il sole in una giornata nebbiosa o le piume di un gabbiano), una tecnica efficace per gestire questo problema è la doppia conversione raw:

si esegue una doppia conversione dal raw….ossia si apre il raw dal convertitore e si fanno le regolazioni per la maggior parte della foto che ha una esposizione media….la parte con l’esposizione alta sarà molto sovraesposta….. si salva in tiff questa prima foto e la si mette da parte..dopodiché si apre di nuovo il raw originale e si regola questa volta cercando di recuperare proprio le alte luci…il resto dell’immagine sarà sottesposto…dopodiché con un qualsiasi programma che consenta di lavorare su più livelli si uniscono le due foto in post….così si ha una foto che gestisce bene tutte e due le parti …..

Questa tecnica è molto utile quando si hanno parti ben definite dell’immagine su cui lavorare e quando la gamma dinamica della scena è più alta ( ma non di molto) di quella del sensore, così che si possono recuperare le alte luci…..diversamente dovremo utilizzare altre tecniche…..che magari vedremo in seguito.

Questa che segue è una foto di esempio , scattata con una bridge fuji hs10-hs11 e poi trattata con questa tecnica .

ritratto di gabbiano

ritratto di gabbiano

 

 

Come vede la macchina fotografica?

Avete mai provato a scattare una foto in una giornata assolata, magari vicino ad un monumento o qualche bellezza naturale come una montagna?

Scommetto che molti di voi restano delusi dalla fotografia scattata.

Non rispecchia i colori, non rende la bellezza della luce che c’era e che tentavate di immortalare, non ha saputo cogliere le sfumature delle ombre che erano così delicate nella realtà…

Questo è un fenomeno molto diffuso e la qualità della macchina fotografica che avete influisce molto relativamente su di esso.

Per capire cosa accade e perchè dobbiamo fare una premessa importante.

Nessuna macchina fotografica, per quanto potente, raggiunge la capacità e la potenza dell’occhio umano.

Quando voi guardate il bel panorama di prima o ammirate gli affreschi in una chiesa antica o le luci sfavillanti di una città di sera, i vostri occhi si spostano continuamente dalle zone di estrema luce a quelle di buio, mettendo a fuoco di dettagli in una frazione infinitesima di secondo, così che dopo un primo momento di adattamento riuscite a vedere gli oggetti nell’ombra, distinguendone forme e colori…

Quello che l’occhio umano fa naturalmente è in realtà una operazione complessa, perchè si tratta di rendere leggibili per il vostro cervello zone con una luminosità anche molto diversa, che contengono come si dice, una gamma dinamica molto ampia.

Ora, le macchine fotografiche, anche le più professionali e potenti, non riescono a raggiungere questi risultati.

Ogni macchina fotografica può registrare correttamente un determinato intervallo fra zone di luce e ombra ( ha cioè una propria gamma dinamica) che in situazioni come quelle che ho descritto prima, si rivela più o meno insufficiente a coprire la gamma dinamica della scena.

Con il risulto che si avranno o ombre illeggibili o luci completamente bianche ( tagliate).

Certo, le macchine fotografiche più avanzate possono registrare un intervallo ( gamma dinamica) più ampio rispetto alle compatte e alle macchine entry level, ma non si avvicinano neppure all’occhio umano.

Per registrare correttamente una scena di questo tipo sono state perciò messe a punto diverse tecniche ( hdr, fusione di scatti ecc) che prevedono di scattare due o più fotografie dello stesso paesaggio, con esposizioni diverse, che poi vengono fuse in un solo scatto.